Letizia Maduli
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Valutazione
Psico-Sociale degli Incidenti in Adolescenza |
comprensione psicologica e
prevenzione dei rischi di incidente tra gli
adolescenti |
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Nonostante la cronaca e la maggior parte delle
ricerche diano molto risalto alle “stragi del sabato
sera” e alla relazione tra guida spericolata e uso di
alcol e sostanze, il fatto rilevante è che la maggior
parte degli incidenti avviene nel traffico cittadino, in
situazioni che non implicano né l’eccitazione della
velocità, né la ricerca di situazioni estreme, ma
nascono da stanchezza, distrazione, inesperienza,
assenza di strumenti protettivi quali il casco e le
cinture di sicurezza (Carbone, 2003).
Rischi che esprimono, in sintesi una difficoltà di
proteggersi piuttosto che la ricerca del brivido e la
cui dinamica è molto più vicina a quella del lapsus o
dell’atto mancato che alla sfida e alla trasgressione
(Carbone, 2003).
Choquet (1989) ha condotto una ricerca su un campione di
327 adolescenti scolarizzati (età media 16,2 anni). Il
campione è stato suddiviso in 5 gruppi (non incidentati;
con un solo incidente verificatosi prima dei 16 anni;
con un solo incidente verificatosi dopo i 16 anni; con
più incidenti il primo dei quali verificatosi prima dei
16 anni; con più incidenti di cui il primo verificatosi
dopo i 16 anni). Questi gruppi sono stati analizzati in
base alle caratteristiche socio-demografiche (situazione
familiare; professione dei genitori; tipo di scuola
frequentata; ecc.) e in base alla presenza di
comportamenti problematici e disturbi funzionali o
dell’umore. Choquet sulla base dei risultati (il quarto
gruppo presentava un numero di “comportamenti
problematici” e “disturbi funzionali o dell’umore”
significativamente superiori al primo gruppo) concluse
che l’incidente può essere espressione dell’assunzione
di rischio tipica dell’adolescenza, e quindi,
fisiologica, solo qualora non sopraggiunga precocemente
e non sia ripetitivo; in caso contrario è indice di
gravità. Infatti i ragazzi che avevano avuto più
incidenti, per i quali si può parlare di “accident
proneness”, e che avevano avuto il primo incidente prima
dei 16 anni, mostravano spesso anche dei comportamenti
problematici (tabagismo, violenza, furti, ecc.) e dei
sintomi depressivi (idee di suicidio e sentimenti di
depressione).
L’incidente precoce, e con molta probabilità ripetitivo,
può essere considerato sintomo di difficoltà personali e
assume il valore di una modalità di funzionamento (Choquet,
1989). Sempre Choquet afferma che l’interpretazione
dell’incidente da lei proposta riguarda, principalmente
i maschi: sono loro a prevalere in maniera significativa
in tutti i gruppi incidentati, e solo per loro è
risultata significativa la relazione fra incidenti e
comportamenti problematici o disturbi funzionali o
dell’umore, questi adolescenti che tendono a
collezionare un incidente dopo l’altro sono stati
definiti “toxicomanes des accidentes”.
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