Sara
Reggimenti
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Disturbo
Ossessivo-Compulsivo (DOC) |
comprensione e diagnosi |
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Il disturbo ossessivo compulsivo è
inserito nel DSM-IV (A.P.A., 1994) all'interno della
categoria dei disturbi d'ansia, insieme al disturbo da
attacchi di panico, le fobie, il disturbo
post-traumatico da stress ed il disturbo d'ansia
generalizzato( controllare su DSM-IV).
I criteri diagnostici suggeriti dal DSM-IV prendono in
considerazione cinque punti:
A. Ossessioni o compulsioni
Ossessioni come definite da 1), 2),
3) e 4):
1) pensieri, impulsi o immagini
ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche
momento nel corso del disturbo, come intrusivi e
inappropriati, e che causano ansia o disagio
marcati
2) i pensieri, gli impulsi o le
immagini non sono semplicemente eccessive
preoccupazioni per i problemi della vita reale
3) la persona tenta di ignorare o
di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini,
o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni
4) la persona riconosce che i
pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi
sono un prodotto della propria mente (e non
imposti dall'esterno come nell'inserzione del
pensiero).
Compulsioni come definite da 1) e 2):
1) comportamenti ripetitivi (per
es. lavarsi le mani, riordinare, controllare), o
azioni mentali (per es. pregare, contare,
ripetere le parole mentalmente) che la persona
si sente obbligata a mettere in atto in risposta
ad un'ossessione, o secondo regole che devono
essere applicate rigidamente
2) i comportamenti o le azioni
mentali sono volti a prevenire o ridurre il
disagio, o a prevenire alcuni eventi o
situazioni temuti; comunque questi comportamenti
o azioni mentali non sono collegati in modo
realistico con ciò che sono designati a
neutralizzare o prevenire, oppure sono
chiaramente eccessivi.
B. In qualche momento nel corso
del disturbo la persona ha riconosciuto che le
ossessioni o le compulsioni sono eccessive o
irragionevoli. Nota. Questo non si applica ai bambini.
C. Le ossessioni o le compulsioni
causano disagio marcato, fanno consumare tempo (più di
un'ora al giorno), o interferiscono significativamente
con le normali abitudini della persona, con il
funzionamento lavorativo (o scolastico) o con le
attività o relazioni sociali usuali.
D. Se è presente un altro disturbo
sull'Asse I, il contenuto delle ossessioni o delle
compulsioni non è limitato ad esso (per es.
preoccupazione per il cibo in presenza di un Disturbo
dell'Alimentazione, tirarsi i capelli in presenza di
Tricotillomania, preoccupazione riguardante le sostanze
nel Disturbo da Uso di Sostanze, etc)
E. Il disturbo non è dovuto agli
effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una
droga di abuso o un farmaco) o di una condizione medica
generale.
Il DSM inoltre sottolinea la necessità di specificare se
il paziente presenta scarso insight ovvero se per la
maggior parte del tempo, durante l'episodio attuale, la
persona non riconosce che le ossessioni e le compulsioni
sono eccessive o irragionevoli.
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