Olga
Ines Luppino
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Introduzione al
Fenomeno del Gioco d'Azzardo |
cenni storici sull'origine del
gioco d'azzardo, descrizione del fenomeno, altre
informazioni |
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Premessa Storica al Gioco d'Azzardo
Il gioco d’azzardo è una delle forme di intrattenimento più
antiche; numerosi i ritrovamenti di manoscritti che
testimoniano la presenza di scommesse al gioco dei dadi già
al tempo della civiltà egiziana oltre che, più ad Est, in
India, in Cina ed in Giappone, dove pare che già nel lontano
4000 a.c. si scommettesse ai dadi ed alle corse dei carri.
Connaturata con il gioco d'azzardo pare essere la
propensione per il barare, confermata dal ritrovamento di
dadi appesantiti da un lato.
Le ricerche archeologiche ed antropologiche testimoniano
dunque l’esistenza del gioco d’azzardo in ogni epoca,
cultura, tipo di società e di strato sociale (Gherardi,
1991); ad oggi, si ritiene che l’origine di questa antica
pratica sia da ricollegare ai rituali religiosi che i popoli
primitivi compivano per tentare di presagire o di forzare la
volontà del fato (Cohen & Hansen, 1956).
La parola “azzardo” deriva dal francese hasard a
sua volta derivante dall’arabo az-zahr che significa
dado. La lingua italiana utilizza unicamente il termine
“gioco” laddove l’inglese distingue tra “play”, ossia il
gioco con regole dove conta l’abilità del giocatore, e “gambling”,
ossia il gioco basato sulla ricompensa e sulla fortuna. Il
gioco d’azzardo va naturalmente assimilato al secondo
termine essendo un gioco a soldi in cui un ruolo
determinante è giocato dall’Alea, dal “fascino di guadagnare
tutto in una volta, senza fatica, in un attimo” (Caillois,
1967). Sarebbe proprio l’aleatorietà, l’incertezza
sull’esito, a permettere la scommessa la quale a sua volta,
determinerebbe la vincita o la perdita e di conseguenza il
rinforzo o l’ indebolimento del desiderio di scommettere
nuovamente; il giocatore scommette allora su qualunque cosa
abbia un esito incerto, sempre che sia il caso a
determinare, in un secondo momento, l’esito stesso.
Le forme che il gioco può assumere sono le più disparate e
costantemente vanno soggette a cambiamenti (Bolen & Boyd,
1968). [ARTICOLO FULL TEXT IN
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