Abstract.
In questo articolo, ricco di nuove nozioni
emotocognitive, il Dott. Baranello, psicologo e scienziato
italiano, fondatore del paradigma emotocognitivo e della
psicologia emotocognitiva, spiega come i fenomeni depressivi
nel post-partum (la cosiddetta depressione post-partum)
siano meglio concepibili seguendo lo schema del loop
disfunzionale senza creare, ad esempio, false associazioni
tra disturbo depressivo nel post-partum e fenomeni
antisociali come l’infanticidio. Per Baranello le cause di
ogni disturbo psicofisiologico sono simultanee all’effetto e
in campo psicologico è necessario cambiare completamente
ottica rispetto a vecchie concezioni di tipo simbolico,
anzi, ogni disturbo avrebbe alla sua base sempre una sola
causa che non va però rintracciata nel passato o in
dinamiche simboliche. La psicologia, per Baranello, ha
necessità quindi di spostarsi sul versante della psicologia
scientifica anziché rimanere ancorata ad una ormai
anacronistica psicologia filosofica di tipo
astratto-simbolista. Le teorie emotocognitive propongono di
considerare la depressione con esordio nel post-partum, così
come ogni altro problema clinico, come un processo
organizzativo di regolazione volontaria dei processi
involontari condizionato da una errata educazione
scientifica circa i reali processi di funzionamento
sistemico. Significa che ogni azione di contrasto
psicofisiologica o ambientale che vada direttamente ad
interferire con i processi fisiologici di autoregolazione
sistemica va considerata il primo fattore di rischio
patogenetico. Questo cambia l’ottica circa la costruzione di
programmi di cura in ambito sanitario ed apre la strada a
nuove forme di prevenzione in ambito non-sanitario
(pedagogia, educazione scientifica,…) basate sul nuovo
corpus di conoscenza proposte dal paradigma emotocognitivo.
Per Baranello infine non può esistere nessuna associazione
diretta tra depressione nel post-partum ed infantidici,
creare un legame tra un fenomeno come la depressione che
altro non è che il nome attribuito ad un complesso di
sintomi codificati da un osservatore e fatti confluire in un
dato statistico ed un altro fenomeno come l’omicidio,
sarebbe come rintracciare nel parto la causa della
depressione nel post-partum. Nessun programma di prevenzione
può tenere conto di una simile associazione, così come
nessun programma terapeutico in ambito sanitario o nessun
programma politico o d’informazione mediatica quando basato
su assiomi ormai anacronistici. La possibilità di
prevenzione è basata sulla capacità della comunità di far
proprie quindi assorbire nuove conoscenze che siano più
vicine alla realtà funzionale del nostro organismo.
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