Marco Baranello
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Introduzione ai
Disturbi di Personalità |
i disturbi di personalità nel
DSM-IV aspetti generali ed indicazioni diagnostiche |
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Il DSM-IV (APA, 1994) definisce una serie di
specifici disturbi di personalità, codificati sull'asse II,
classificandoli in tre gruppi in relazione a caratteristiche
comuni. Il gruppo A, definito
"originale-eccentrico" (Roth, A., Fonagy, P.,
1996) comprende i disturbi paranoide, schizoide e
schizotipico. Il gruppo B, definito "drammatico-imprevedibile"
(ibidem) è composto dai disturbi antisociale, borderline,
istrionico e narcisistico. Infine il gruppo C, detto
"ansioso-spaventato" (ibidem) comprende i disturbi
evitante, dipendente ed ossessivo-compulsivo di personalità.
Ad ognuno dei dieci disturbi codificati il
DSM-IV applica una definizione generale. Questa definizione
dovrebbe permettere di identificare la presenza di un
disturbo di personalità prima di valutare la specificità
del disturbo stesso.
I criteri generali adottati dal DSM , che
ricordiamo devono essere tutti contemporaneamente rispettati
per una diagnosi positiva di disturbo di personalità, sono
così schematizzati:
Criterio A. Un modello abituale di
esperienza interiore e di comportamento che devia
marcatamente rispetto alle aspettative della cultura
dell'individuo. Questo modello si manifesta in due (o più)
delle aree seguenti:
-
cognitività (cioè modi di percepire e
interpretare se stessi, gli atri e gli avvenimenti)
-
affettività (cioè, la varietà,
intensità, labilità e adeguatezza della risposta
emotiva)
-
funzionamento interpersonale
-
controllo degli impulsi
Criterio B. Il modello abituale
risulta inflessibile e pervasivo in una varietà di
situazioni personali e sociali.
Criterio C. Il modello abituale
determina un disagio clinicamente significativo e
compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e di
altre aree importanti.
Criterio D. Il modello è stabile di
lunga durata, e l'esordio può essere fatto risalire almeno
all'adolescenza o alla prima età adulta.
Criterio E. Il modello abituale non
risulta meglio giustificato come manifestazione o
conseguenza di un altro disturbo mentale.
Criterio F. Il modello abituale non
risulta collegato agli effetti fisiologici diretti di una
sostanza (per es. una droga di abuso, un farmaco) o di una
condizione medica generale (per es. un trauma cranico).
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